28 aprile 2009

Carissimi,

ecco la mia risposta relativamente ai rilevanti argomenti sollevati da Giuseppe Battista:

1) Sulla questione degli spazi-lavoro trovo che la Presidenza dovrebbe avere un ruolo di supporto e di mediazione con la AOUS in modo che i singoli professionisti o gruppi di lavoro non vengano lasciati soli nelle legittime richieste dal cui esito si condiziona la crescita e lo sviluppo futuro. Per il riequilibrio progressivo delle risorse di personale (ospedaliero e universitario) è mia intenzione a) evitare con tutti i mezzi la perdita di eccellenti professionisti universitari come accaduto in passato; b) recuperare tutti i settori in cui questa fuga si sta verificando ma non si è ancora conclusa e; c) prepararsi in maniera adeguata al 2012 quando sarà possibile avere, per il reclutamento, risorse finanziarie la cui entità sarà direttamente proporzionale al nostro impegno nel dimostrare la qualità della didattica (risorse ministeriali), dell’assistenza e della ricerca (risorse regionali) utilizzando le modalità operative descritte sotto.

2) Il regolamento di Facoltà, che abbiamo approvato a Gennaio del 2008, prevede la formazione di tre commissioni stabili che sono la commissione per la programmazione e sviluppo, la commissione per la ricerca scientifica e la commissione sanità. Se verrò eletta tali commissioni saranno composte da 6 docenti eletti dal consiglio di Facoltà nella misura due docenti per l'area medica, due per l'area dei servizi e due per l'area chirurgica e da un presidente di mia nomina. La scelta del presidente mi permetterà di essere direttamente responsabile davanti alla Facoltà dell'operato delle commissioni. Il criterio elettivo dei 6 membri garantirà che ciascuna commissione sia rappresentativa della Facoltà nelle varie componenti e garantirà quella multidisciplinarità necessaria per proporre decisioni razionali al Consiglio di Facoltà.
Sotto la mia eventuale presidenza chiederò che prima del Consiglio di Facoltà arrivi a tutti i membri con adeguato anticipo la documentazione scritta del lavoro delle commissioni con esplicitazione su cosa il Consiglio è chiamato a votare. Gli interventi dei singoli docenti saranno graditi via e-mail prima della seduta di Facoltà in modo da dare la possibilità alle commissioni di eventuale modifica delle proposte. Durante la seduta, gli interventi, prima del voto, saranno graditi al fine di migliorare le proposte stesse e arrivare a proposte veramente condivise ottenute attraverso un voto consapevole.

Sono inoltre previste dal regolamento altre eventuali commissioni temporanee. Tra le commissioni temporanee ritengo che sia necessario istituire:a) una commissione di riassetto delle lauree triennali che interagisca e che sia di supporto ai vari presidenti di corsi di laurea e che traghetti il riassetto di questi corsi sui criteri di qualità sui quali si baserà la valutazione ministeriale (nota 1 per approfondimento)
b) una commissione che si occupi della formazione postlaurea con particolare riferimento alle Scuole di Specializzazione (nota 2 per approfondimento)
c) una commissione che curi i rapporti con il territorio (nota 3 per approfondimento)
d) una commissione che curi specificamente il tema delle biobanche (nota 4 per approfondimento)
e) una commissione che curi specificamente i rapporti con la Regione Toscana sul tema delle malattie rare (nota 5 per approfondimento)
f) una commissione che curi specificamente i rapporti con la Regione Toscana sul tema dei bandi di finanziamento (nota 6 per approfondimento).

Per alcune di queste commissioni quali ad esempio quella dei rapporti con il territorio e quella per i rapporti con la Regione Toscana sui bandi di finanziamento si potrebbe ravvisare la necessità di una modifica del Regolamento di Facoltà per la trasformazione in commissioni permanenti. Alcune delle proposte di cui sopra si avvalgono della mia formazione e competenze specifiche ma sono favorevole all’ istituzione di ulteriori commissioni temporanee su problemi specifici suggeriti da colleghi esperti in altre aree e sostenuti dalle Commissioni Permanenti. Ci sarà pertanto bisogno di una partecipazione fattiva da parte di più persone nella composizione di queste commissioni che consentirà la partecipazione di un largo numero docenti che diverranno pertanto parte attiva delle linee di governo.

Alessandra Renieri

Nota 1: Sulle lauree triennali vi è attualmente una grave carenza organizzativa. All’esplosione dell’attivazione di un grande numero di corsi di laurea sta facendo seguito un “rebound” negativo. Diplomi di laurea erogati ad un numero abbastanza consistente di studenti rischiano di essere invalidati perché non si ritrova la documentazione della corrispondenza in crediti degli esami svolti nel vecchio corso di diploma. Alcune laurea a dichiarazione esplicita della stesso Presidente di Corso di Laurea non hanno un numero sufficiente e una sviluppo professionale tale da giustificarne la persistenza. E’ necessaria pertanto una “task force” specifica che interagisca con i presidenti dei Corsi di Laurea e con l’ufficio formazione affinchè la nostra Facoltà esca nuovamente vincente anche su questo fronte e preparata ad affrontare la valutazione ministeriale sulla base della quale verranno distribuite le risorse ministeriali.

Nata 2. Il processo di accorpamento delle Scuole di Specializzazione iniziato nell’anno in corso è stata effettuato con criteri che non sembrano completamente rispondere alla storicità di sede e alla qualità dell’offerta formativa e ha fortemente penalizzato l’ateneo senese che ha visto la perdita di 11 Scuole. Tale processo è probabilmente destinato ad un’ulteriore evoluzione. Ritengo pertanto necessaria l’istituzione di una commissione per la formazione post laurea che includa tra i suoi compiti quello di guidare il processo, anche attraverso la mediazione regionale, di razionalizzazione e accorpamento delle Scuole di Specializzazione e quello di rappresentare adeguatamente presso il Ministero l’offerta formativa senese.

Nota 3. La promozione dell’alta specializzazione del nostro ospedale e la sua identificazione come centro di riferimento regionale e nazionale è compito primario della Facoltà di Medicina. Ritengo che questo sia anche il miglior sistema per garantire ai cittadini di Siena servizi forniti da personale ultraspecializzato ed esperto. Per rafforzare il rapporto tra Facoltà e cittadinanza, propongo di istituire una commissione che abbia il compito di recepire le esigenze dei cittadini espresse attraverso il Comune e la Provincia.

Nota 4. La ricerca in medicina dipenderà sempre di più dalla rapidità dei flussi informativi tra una disciplina e un’altra e dalla possibilità di usufruire di materiale biologico connesso a dettagliate informazioni cliniche aggiornabili longitudinalmente. Teoricamente ogni singolo ospedale può diventare una grande biobanca in cui le informazioni delle cartelle cliniche, i referti delle diagnosi strumentali, inclusa la parte dell’ imaging sono archiviate in maniera collegata a vari tipi di materiale biologico proveniente dagli stessi pazienti. A livello europeo, nazionale e regionale si stanno investendo risorse su questa tematica. La Regione Toscana ha ricevuto circa 1 milione di euro per il 2009 per interventi in materia di biobanche da investire nei sottosettori di biobanche di sangue cordonale, di tessuto muscolo-scheletrico e di biobanche oncologiche. E’ necessario dimostrare in Regione le competenze senesi esistenti su questi sottosettori al fine di convogliare verso Siena una parte adeguata di queste risorse. E’ necessario inoltre rappresentare in Regione le competenze senesi anche su tutti gli altri settori delle biobanche al fine di convogliare altre risorse che saranno messe a disposizione nel prossimo futuro.

Nota 5: le malattie rare sono una tematica trasversale che interessa tutti i settori specialistici in medicina (malattie respiratorie, nefrologiche, dermatologiche ecc). E’ uscito proprio in questi giorni un decreto regionale che rappresenta una “débâcle” per le competenze senesi (con l’unica eccezione della neurologia) (http://www.rtmr.it). Delle 17 strutture di coordinamento 16 sono di area fiorentina o pisana di cui alcune perfino di asl periferiche come Pistoia. Tale panorama contrasta con la notevole attività su questo fronte di molti settori specialistici come si evince dal registro toscano delle malattie rare. Poiché sta per uscire un bando di finanziamento sul tema delle malattie e in generale la sanità italiana farà nel prossimo futuro investimenti finanziari consistenti in questo settore sulla scia della tendenza europea, è necessario fare pressione in Regione affinché le competenze senesi vengano riconosciute e vi sia su questo fronte un adeguato rientro economico che ne permetta a sua volta l’ulteriore sviluppo assistenziale e di ricerca.

Nota 6. La Regione Toscana si accinge ad affrontare un compito che non sa organizzare per cultura pregressa: quello del coordinamento e distribuzione dei finanziamenti. La settimana scorsa, in data 22 aprile, la Regione ha convocato un incontro informativo sul Bando di Sanità Pubblica della Commissione Europea, il cui bando 2009 scade il 20 maggio. Vi è stata una forte reazione di protesta da parte di tutte le persone presenti, che hanno immediatamente abbandonato l’aula, perché si trattava di mettere in piedi network internazionali con una scadenza così ravvicinata che impediva di fatto la presentazione di qualsiasi proposta progettuale: molti gruppi a Siena, come del resto Firenze e Pisa, hanno perso pertanto un’occasione di finanziamento. Questo è solo un esempio che sottolinea l’importanza di una commissione, che agisca come un ufficio grant che si informi anticipatamente sulla scadenza dei bandi e che tenga i rapporti con la Regione nella trattative di presentazione. In genere, in questi bandi, si possono presentare un numero limitato di progetti ed è necessario convincere la Regione che l’eventuale proposta senese ha maggiore consistenza e probabilità di successo di quella presentata da altri.

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Messaggio inoltrato
Da: "Prof. Giuseppe Battista" <battista@unisi.it>Data: Fri, 24 Apr 2009 15:14:13 +0200A: "Prof. Giuseppe Gotti" <gotti@unisi.it>, "Prof. Nicola Nante" <nante@unisi.it>, Alessandra Renieri <renieri@unisi.it>, <daniello@unisi.it>, <rossiale@unisi.it>Cc: <info-docenti@unisi.it>

Cari colleghi,

Vi ringrazio dell'invio dei programmi di lavoro che accompagnano le Vostre candidature.Le Vostre indiscusse qualità, scientifiche ed umane, pongono tutti i colleghi, me compreso, in serie difficoltà di scelta.
Mi permetto però di farvi osservare che una buona parte dell'elettorato attivo gradirebbe una maggiore chiarezza sui due punti più "scabrosi":

1) riequilibrio progressivo delle risorse di personale (ospedaliero e universitario) e degli spazi-lavoro;
2) partecipazione esplicita alla formazione delle decisioni di facoltà e ai rapporti con l'esterno garantita alle varie "aree" di interesse (area medica, chirurgica, delle classi dei servizi) attraverso ipotesi di "Giunta" o di "gruppi di lavoro", permanenti.

Tale partecipazione deve essere mirata a ristabilire organicità, efficacia e compattezza al nostro lavoro e ai nostri interventi.

Cordialmente,

Prof. Giuseppe Battista